11 SETTEMBRE UN MONITO PER L’UMANITA’

Un attacco terroristico senza precedenti quello di Al Qaeda che colpì al cuore gli Stati Uniti d'America e il mondo intero. Come dimenticare le migliaia di vittime innocenti? Come dimenticare i sopravvissuti al crollo delle Torri Gemelle – il simbolo forse più celebre di New York – coperti di polvere e calcinacci, mentre si aggiravano smarriti come fantasmi bianchi per le strade di Manhattan? Come dimenticare la colonna di fumo che si alzava dal World Trade Center prima del crollo delle due Torri? Miliardi di persone assistettero esterrefatte in diretta televisiva a quei drammatici eventi. Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, poche ore dopo i tragici avvenimenti, dichiarò alla Nazione: "La nostra libertà è stata attaccata da un codardo senza volto. I responsabili saranno puniti".
Quest'anno l'anniversario dell'11 settembre giunge alla vigilia delle elezioni presidenziali statunitensi. Il presidente George W. Bush che è intervenuto in collegamento via satellite alla convention repubblicana ha sostenuto il senatore dell'Arizona, John McCain, e implicitamente ribadito la bontà della sua strategia nella lotta contro il terrorismo: "Viviamo in un mondo pericoloso e abbiamo bisogno di un presidente che abbia imparato la lezione dell'undici settembre". Dal canto suo, il candidato democratico, Barack Obama, ha sottolineato nella recente missione a Berlino che l'Europa e gli Stati Uniti devono essere uniti contro il terrorismo. Mentre l'undici settembre viene ricordato dai seguaci di Osama bin Laden con nuove minacce – la televisione satellitare Al Jazeera ha reso noto lunedì otto settembre un nuovo video del numero due di Al Qaeda, Ayman Al Zawahiri – è invece evidente che serve una maggiore cooperazione internazionale nella lotta contro la piaga del terrorismo internazionale.
"Dio della pace porta la tua pace nel nostro mondo violento. Cerchiamo la tua guida mentre siamo davanti a eventi così tremendi".
Sono alcune delle parole della commovente e silente preghiera che Papa Benedetto XVI ha recitato il 20 aprile scorso, nel corso del suo storico viaggio negli Stati Uniti, davanti alla voragine che, a Ground Zero, ricorda i disumani attacchi dell'undici settembre 2001.
Il Papa si è inginocchiato nel cratere delle Twin Towers e ha pregato per le vittime di New York, di Washington (dove fu attaccato il Pentagono) e della Pennsylvania, i tre luoghi dove si schiantarono gli aerei dirottati dai terroristi in quel giorno buio nella storia dell'umanità.
Benedetto XVI ha scambiato commosse parole con ventiquattro persone toccate dalla tragedia: sedici familiari di vittime, quattro sopravvissuti, altrettanti soccorritori.
E se, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, la famiglia umana ha dato prova di grande civiltà fondando l'organizzazione delle Nazioni Unite, oggi la comunità internazionale sembra come smarrita e incapace di affrontare le sfide del xxi secolo. L'undici settembre ha evidenziato che qualcosa è cambiato per sempre nel mondo: la lotta contro il terrorismo deve caratterizzarsi per negare ogni tipo di giustificazione morale ai terroristi.

(©L'Osservatore Romano – 11 settembre 2008)