LA SERVETTA EBREA: UN FLEBILE SOSPIRO USCITO DAL GREMBO DEL SILENZIO (II RE 5)
Invio queste note sulla figura deliziosa della servetta ebrea che ho redatto avendo presenti i volti di quelle persone che ci seguono. In particolare, un volto luminoso, il volto della nostra Vincenza Mastrobattista. La crisi pandemica che stiamo vivendo ci ha impedito di portare a termine molte delle attività pastorali che avevamo programmate, ci riferiamo ai corsi di formazione e spiritualità, e in particolare ai weekend biblici, il cui tema scelto era: storie minime della Bibbia, le donne di Dio. Non vogliamo però rinunciare, sia pure in maniera sintetica, a presentare la figura di una fanciulla ebrea, un personaggio apparentemente senza storia, senza un nome, senza un volto, quasi una stilla di rugiada che svanisce al primo raggio del sole mattinale, non prima, però, di aver fecondato almeno una zolla in una terra arida.