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IL MIRACOLO DEI CIPRESSI

Oltre all’ammirazione artistica, l’occhio è chiamato a ben altra attrattiva, che stupisce e lascia perplessi: sono i rami robusti di cipresso inchiodati sul cornicione maggiore nel 1628: insieme a festoni di mirto dovevano avere il compito solo di abbellimento per l’inaugurazione della bella facciata. Dopo molti giorni nel disfare l’addobbo, si trovarono attecchiti. Sono senza radici e tuttavia da allora resistono alle intemperie e alla siccità.

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