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SIGNORE MOSTRACI IL PADRE – VIA CRUCIS –

Perché Gesù è stato condannato a morte, lui, che "passò facendo del bene" (Atti degli Apostoli, 10, 38)? Questa domanda ci accompagnerà lungo la Via Crucis come ci accompagna per tutta la vita.
Nei Vangeli troviamo una risposta vera:  i capi dei Giudei hanno voluto la sua morte perché hanno compreso che Gesù si riteneva il Figlio di Dio. E troviamo anche una risposta che i Giudei hanno usato come pretesto, per ottenere da Pilato la sua condanna:  Gesù avrebbe preteso di essere un re di questo mondo, il re dei Giudei.
Ma dietro a queste risposte si spalanca un abisso, sul quale gli stessi Vangeli e tutta la Sacra Scrittura ci fanno aprire lo sguardo:  Gesù è morto per i nostri peccati. E ancora più profondamente, è morto per noi, è morto perché Dio ci ama e ci ama al punto di dare il suo Figlio unigenito, affinché noi abbiamo la vita per mezzo di lui (cfr. Giovanni, 3, 16-17).
È a noi stessi, dunque, che dobbiamo guardare:  al male e al peccato che abitano dentro di noi e che troppo spesso fingiamo di ignorare. Ma ancora di più dobbiamo volgere lo sguardo al Dio ricco di misericordia che ci ha chiamato amici (cfr. Giovanni, 15, 15). Così il cammino della Via Crucis e tutto il cammino della vita diventa un itinerario di penitenza, di dolore e di conversione, ma anche di gratitudine, di fede e di gioia.

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